20/12/09

Si dice che ogni problema, piccolo o grande che sia, possa diventare una preziosa opportunità: ma solo per chi possiede grinta, coraggio e fiducia in se stesso. Doti che hanno permesso a Simonetta Rocco, modella di professione sin da giovanissima, di trasformare in risorsa ciò che per moltissime donne, e soprattutto per le modelle, rappresenta un dramma: ingrassare e arrotondarsi. Vercellese, classe 1963, Simonetta Rocco è oggi una fra le più affermate indossatrici per taglie comode. Ha lavorato per molti stilisti internazionali: Armani, Valentino, Elena Mirò e Marina Rinaldi sono solo alcuni dei nomi della sua lunga lista. Mamma felice, amante della buona tavola e golosa di cioccolato, non rimpiange i tempi in cui entrava in una "small".

Hai iniziato la carriera come modella “classica”, taglia 40/42. Poi qualcosa è cambiato.
«Quando ho cominciato a lavorare, a 18 anni, il mio fisico era decisamente magro e acerbo, tanto che invidiavo le colleghe più formose. Poi ho iniziato a “riempirmi”, ma in maniera molto graduale: prendevo 1 chilo, 1 chilo e mezzo all’anno, che fortunatamente andava nei punti giusti.»

Come hai reagito al cambio di taglia?
«Direi bene. Mi vedevo fiorire come donna e mi sentivo molto più sicura di me. Un fisico più strutturato aiutava la vestibilità dei capi con volumi ampi; inoltre, lavoravo anche per l’intimo e i costumi da bagno dove sono richieste forme più piene. Comunque, non mi sono mai preoccupata troppo: quando non andavo più bene per un’azienda, la cambiavo. Ero già una professionista affermata e non ho mai avuto difficoltà a trovare lavoro.»

Che accoglienza ti ha riservato in quel momento il mondo della moda?
«Fino alla taglia 44 non ci sono stati problemi. Quando però ho iniziato a tendere al 46, e anche un po’ oltre, ho dovuto fare il salto di categoria, ma senza stress: sapevo che il mondo del conformato è da sempre carente di modelle professioniste. Mi piacevo, portavo i chili in più con disinvoltura e avendo ormai superato i 30 anni non ero più in competizione con le diciassettenni!»

Qualche difficoltà però l’avrai incontrata.
«Non è stato tutto semplice. Sul lavoro le battutine sarcastiche, i tentativi di farmi sentire a disagio o una specie di fenomeno da baraccone sono stati frequentissimi, e in alcune aziende all’ordine del giorno. Mentre, d'altra parte, quando ho iniziato a inserirmi nel mondo delle taglie comode, per la maggioranza delle aziende ero ancora troppo magra. Così ho dovuto inventarmi uno stratagemma che è diventato “famoso”: mi sono fatta confezionare da una bustaia una guaina di tipo contenitivo però imbottita, in modo che indossandola la “ciccia” aumentasse e sembrasse naturale. Il risultato è stato eccellente e mi ha permesso di lavorare di più! In seguito ho avuto un bambino, e la gravidanza mi ha regalato quei chili che mi hanno permesso di raggiungere la taglia perfetta, anche senza imbottiture.»

Mi sembra di capire che il tuo segreto è volersi bene sempre e comunque.
«In 30 anni di carriera sono aumentata di quasi 40 kg, ma a parte un breve periodo post gravidanza non ho mai avuto problemi ad accettarmi. Anzi, mi sono sempre piaciuta! Certo, non posso indossare tutto quello voglio e spesso fatico a trovare la taglia, ma anche possedendo la bacchetta magica non tornerei più ad una 42, mi accontenterei di una 46/48 che ritengo sia la taglia perfetta per me.»

Come vive e lavora una modella per “taglie comode”?
«E' una vita faticosa: percorro moltissimi chilometri in auto e mi devo organizzare da sola pernottamenti e viaggi. Spesso dormo fuori casa e a volte, svegliandomi al mattino, devo far mente locale per capire dove sono. Certo, conciliare il ruolo di madre con un’attività di questo tipo è molto stressante - e le emergenze sono all’ordine del giorno - ma con molta calma e organizzazione (e bollette telefoniche stratosferiche) riesco quasi sempre a gestire le cose. Quando aspettavo mio figlio ho lavorato fino al sesto mese di gravidanza. Poi, ho approfittato delle vacanze di agosto per ritirarmi, ho partorito a fine novembre e alle sfilate di gennaio ero già di nuovo in pista!»

Perché secondo te gli stilisti preferiscono le taglie 38-40?
«Gli stilisti amano poter esprimere la loro arte senza i vincoli di un corpo formoso. Ma il punto non è lì. Il vero problema sono le aziende che si ostinano a proporre modelli con proporzioni che mal si adattano a un corpo pieno e femminile. Eppure le L e le XL sono le prime a sparire dai negozi quando l’assortimento delle taglie è al completo. Hai notato che durante i saldi si trovano solo S e XS? Significherà pur qualcosa!? Eppure sembra che le aziende non ne tengano conto...»

La moda e in generale tutti i media dovrebbero iniziare a proporre un’immagine di donna meno stereotipata. Secondo te è possibile invertire la tendenza?
«Certamente non è facile. Guardando la tv e le riviste di moda sembra che esistano solo donne di 25 anni che pesano 50 kg. Queste donne “patinate” vivono in città, tra happy hour e palestre e godono di un’ottima posizione lavorativa che permette loro di comprare perizomi da 150 euro! Mentre negli spot pubblicitari le casalinghe felici avranno sì e no 10 anni più dei loro pargoli... Insomma, dove sono le donne vere? Se fossimo più unite e le voci di protesta fossero concordi nell’affermare una voglia di normalità, se ci schierassimo contro l’uso e l'abuso indiscriminato del corpo femminile, forse qualcosa cambierebbe. Ma sarebbe comunque una lotta dura e lunghissima.»

Secondo te non siamo ancora pronte?
- Non so. Purtroppo siamo le prime a non rispettare noi stesse, facendoci influenzare da condizionamenti assurdi. Ci massacriamo di diete, ore di fitness e chissà che altro, rischiando la vita per adeguarci a un ideale. E invece di unirci per riportare l’immagine della donna alla realtà ci mettiamo in feroce competizione fra noi. Temo che i tempi non siano ancora maturi per questo tipo di consapevolezza.»

di Patrizia Rossetti

14 commenti

sara ha detto... @ 22 dicembre 2009 alle ore 04:08

Ciao, complimenti per il blog che è molto carino. Vorrei sapere come si fa a diventare modella per taglie forti e quali sono le misure cioè se bisogna essere molto alte. Grazie. Sara Tripoli

iry50 ha detto... @ 22 dicembre 2009 alle ore 21:47

Vestire taglie forti non vuol dire perdere la femminilità, la cosa importante è il gusto del piacere nell'indossare un capo, il portamento e gli abbinamti accesioriali che si accostono la seconda rgola è la consapevolza di non scimottare l'impossibile.
Piacevole e rilassante il tuo nuovo blog.
A questo punto non posso fare a meno di contracambiare l'invito:
ti aspetto sul mio sito web: www.echidipoesia.com.
baci baci iry

Gin Castelli ha detto... @ 23 dicembre 2009 alle ore 09:02

Grazie per la visita Iry, contraccambio volentieri
^__^

Unknown ha detto... @ 23 dicembre 2009 alle ore 12:34

Per Sara, purtroppo per fare la modella l'altezza minima è di almeno mt 1,70, però se hai un bel viso potresti provare comunque, le taglie per lavorare nel campo del plus size variano dalla 46 alla 50/52 al massimo e le misure devono essere ben proporzionte, cioè devi indossare la stessa misura sia di sotto e di sopra. Auguri!
Simonetta

Anonimo ha detto... @ 27 dicembre 2009 alle ore 04:21

Cara Simonetta ti ringrazio per la risposta. un bacio e tanti auguri!
Sara Tripoli

Anonimo ha detto... @ 27 dicembre 2009 alle ore 07:54

Scusate tutti, ma devo dire cosa penso
Mi rivolgo a Simonetta: cosa rappresenti tu per chi ha veri e gravi problemi di peso? A me non sembri un taglia forte, sembri una bella donna normale con un corpo proporzionato e magro. Mi sento presa ingiro! chi come me ha una 58 ha le caviglie gonfie e i piedi che non entrano nelle scarpe... le cosce irritate dal grasso, la pancia flaccida e rilassata. Tu Simonetta hai un punto vita, che io mi sogno... da quando ho partorito il mio terzo figlio! Perché prendete ingiro chi soffre veramente? Ho provato di tutto per dimagrire ma sono sempre uguale, posso anche mangiare solo verdura e ingrasso lo stesso: è un tragedia. Altro che belle oltre la 46. Mettete sul sito le grasse vere e vediamo quanto sono belle e desiderabili
tg58

Unknown ha detto... @ 28 dicembre 2009 alle ore 11:54

Cara Anonima,
certamente da come descrivi la tua situazione si capisce che il problema non è semplicemente di carattere estetico e merita di essere considerato con tutto il rispetto possibile, cerco d'immaginare come ci si possa sentire imprigionate in un corpo così "ingombrante" e a te va tutta la mia comprensione...
io comunque tanto magra non sono...grazie alle festività natalizie mi sto avvicinando pericolosamente ai 100 Kg! comunque l'intento del blog è quello di far sentire giustamente normali ed anche belle quelle donne che magari per qualche chilo in più o perchè non riescono a rientrare in una taglia 44, si sentono invece inadeguate e magari si rovinano la salute con diete e chissà che altro!
a te va tutta la mia solidarietà e l'augurio che tu possa trovare una soluzione per sentirti più a tuo agio con te stessa.
Simonetta

giulia ha detto... @ 30 gennaio 2010 alle ore 07:20

ciao simonetta...complimenti per il tuo carattere così determinato!!
io sono una ragazza alta 1.75, taglia 44/46 .sono inserita in un paio di agenzie milanesi per taglie conformate, ma da un anno a questa parte riesco solo a trovare (raramente) solo lavori fotografici e simili. a me piacerebbe sfilare anche perchè cammino bene però non sono ancora riuscita a trovare un canale giusto per arrivare proprio in passerella. puoi consigliarmi qualcosa??ti ringrazio anticipatamente giulia

Unknown ha detto... @ 10 febbraio 2010 alle ore 06:37

Cara Guilia,
l'agenzia "ciao magre" legata al marchio Elena Mirò organizza periodicamente casting per trovare ragazze nuove,ma probabilmente il problema è....che sei troppo magra! una taglia 44/46 è un pò poco per indossare le collezioni in taglia forte che normalmente partono da una 48, per le foto si può ovviare sistemando gli abiti in modo che non si capisca se sono larghi ma in sfilata è quasi impossibile...
comunque ti auguro di riuscire presto a realizzare il tuo desiderio!

Anonimo ha detto... @ 15 febbraio 2010 alle ore 02:51

Salve a tutti!
Mi permetto di dissentire su quanto ha detto Simonetta circa l'agenzia "Ciao Magre".
Sono Valentina e faccio la modella plusize professionista da ormai 4 anni....purtroppo,l'unico motivo per cui in questi anni non sono mai riuscita ad accedere a Ciao Magre ed Elena Mirò è perchè sono "troppo grossa".
Ricordo che partecipai al casting che si tenne a Roma nel 2007.....fui contattata dalla Sig.a Rolando che si occupa del reclutamento delle modelle.Sfortunatamente nel 2007,pur essendo più magra di oggi,mi furono fatti tantissimi complimenti,presa a cuore da tutti,ma scartata perchè avevo solo 2 cm in più sui fianchi!
Nonostante tutto rimasi molto felice dell'asperienza e del fatto che mi "ero fatta vedere" dalle persone più importanti del settore.
Questa non è una critica al sistema....ci sono canoni da rispettare,e in questo c'è molta rigidità!
Per questo,Giulia,ti dico che tu sei in perfetta sintonia con le taglie più richieste al momento!!!Se prima(parlo di 4,5 anni fa)andava moltissimo la tg 48/50,attualmente sono ricercatissime le tg 44/46!Ciò non signifa che chi è più robusta non lavora....io per fortuna lavoro parecchio,ma non ho la possibilità di accedere a qualcosa di più grande perchè le misure che ho non vanno bene.
Giulia,mi dispiace solo dirti che per i casting a "Ciamo Magre" sei arrivata tardi,perchè ne hanno fatto uno prima di natale,ma puoi ugualmente compilare il modulo che trovi sul sito e sperare che ti chiamino per un casting in sede ad Alba.
Oltre alle misure,ricorda che in questo lavoro c'è bisogno di grinta,determinazione e disponibilità ;)
In bocca al lupo!

Unknown ha detto... @ 15 febbraio 2010 alle ore 12:21

grazie a Valentina del contributo e dei consigli! è solo un pò triste pensare che una taglia 44 sia considerata già taglia forte...

Gin Castelli ha detto... @ 16 febbraio 2010 alle ore 02:24

Ciao Valentina,
grazie del contributo sulla maggiore informazione :-))

Permettimi però di appoggiare l'amarezza di Simonetta: anch'io come lei inorridisco a sentir parlare di una taglia 44 come di una "taglia forte"! Di questo passo non ci si potrà lamentare se le ragazze s'ammalano di anoressia e bulimia. Dovremmo fare tutti un esame di coscienza e chiederci dove stiamo andando...

Anonimo ha detto... @ 25 luglio 2010 alle ore 13:09

Anonima...mi pare di sentire la mia stessa identica esperienza,pure io scartata da ciao magre perchè con 2cm in piu di fianchi :-(
tuttora la sig.ra da te citata mi riconosce addirittura al telefono dicendo che ricorda benissmo il mio volto,
le ho inviato ulteriori foto come da lei richiesto(ora sono un po dimagrita...chissà se sarò piu fortunata...)

Anonimo ha detto... @ 21 giugno 2012 alle ore 10:39

care amiche di Simonetta, ciò che riporta l' intervista è vero, Simonetta è una signora solare con un sorriso radioso, di una semplicità disarmante, nonostante lavori in un mondo alquanto sofisticato ed è dotata di un grande fascino e femminilità. E' veramente una persona positiva,
Le signore taglie forti, se dotate delle qualità di Simonetta, sono altrettanto affascinanti delle taglie strette, ve lo dice un ammiratore, anonimo, di Simonetta, dai gusti raffinati.

Posta un commento